PABLO NERUDA
“Seguiteranno a viaggiare tra gli astri oggetti metallici
con dentro uomini stanchi, violenteranno la luna aprendovi farmacie.
E’ il tempo dell’uva e il vino comincia a vivere tra le montagne e il mare.
…Il sole bacia ogni porta e col grano fa miracoli.
Il primo vino è rosato, dolce come un bimbo tenero;
il secondo è robusto come voce di marinaio;
e il terzo vino è un topazio, un papavero e un incendio.
La mia casa ha mare e terra, la mia donna ha grandi occhi color nocciola
quando si fa notte il mare si veste di bianco e di verde,
e la luna tra le schiume sogna come sposa marina.
Non voglio cambiare Pianeta.”
*Da “Il pigro”, in “Poesie”, a cura di Roberto Paoli; ed. Fabbri, Milano, 1994, pp. 241-242*