GIACOMO LEOPARDI
“O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva,
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è , né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’estate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!”
ANDRE’ GIDE
“Proprio per noi, Signore, proprio per me,
avete fatto così profonda e bella questa notte?
L’aria è mite; dalla mia finestra aperta entra la luna,
e ascolto l’immenso silenzio dei cieli.
Oh confusa adorazione di tutto il creato.
In tacita estasi vi trabocca il mio cuore.”
*Da “La sinfonia pastorale” ed. Frassinelli, Torino, 1951, tr. non indicato, p. 120*