
LUIGI VERDI
“Regalità è questo Crocifisso, inerme, venuto a fare di ogni uomo e ogni donna, un re libero, che fa crescere l’amore e abita la vita con audacia. Venuto a fare di ogni uomo e ogni donna, un ponte tra cielo e terra, sapendo che ognuno è capace di “benedire” (Dire il bene).
Un uomo accanto a Lui sulla Croce gli chiederà una dimostrazione di bontà. “Ricordati di me quando sarai nel Tuo Regno”.
Il mondo appartiene non a chi lo possiede, ma a chi lo rende migliore.”
Un Regno di Pace e di Amore
“Così Gesù sogna il Suo Sogno. Forse non si realizzerà subito. Forse noi non lo vedremo. Ma qualcosa rimarrà di noi e dei nostri sogni. E sarà un germe di una vita meno banale e meno disperata. “Il mio Regno non è di questo mondo” dirà Gesù. E’ un Regno che non ha la logica della massa, ma del valore di ogni persona. E ci si arriva con una rivoluzione dei valori. I valori veri, non pieni di egoismo. E’ un Regno dove saremo tutti liberati dai sogni di potenza, di dominio, di intransigenza. (Il trionfalismo che abbiamo nelle nostre spinte umane). Saremo essenziali fino sentire la Pace profonda di Dio. Il Regno di Dio è dentro di noi. Dentro la solitudine di questi giorni. Spesso proviamo paura……..E’ l’occasione di sentire la bellezza che c’è dentro di noi. Il Regno di Dio è come un’arbusto….”
Sotto la Croce
Sotto la Croce c’è il popolo che sta a guardare, perché vuole rumore, vuole spettacolarità. Sotto quella Croce ci sono i capi che lo deridono perché non credono alla forza della debolezza. Sotto quella Croce ci sono i soldati che lo scherniscono perché non credono ad un capo che non usi la violenza. Sotto quella Croce c’è il ladrone che lo insulta perché non crede che Dio lo possa perdonare.
Tutti loro chiedono a Dio una dimostrazione di forza. “Salva te stesso”!!! Pilato gli dirà: “Sei Re, cos’è la Verità?” – Gesù non risponde, non da una definizione. Gli da semplicemente una testimonianza, con delle scelte chiare e con i gesti.
Preghiera
“Venga allora, Signore, il Tuo Regno.
E sia intenso come tutte le lacrime.
E sia il più bello di tutti i Sogni.
Di chi visse e morì nella notte
per costruirlo.
Venga il tuo Regno.
Come un chicco di senape piccolo e povero
come nella pioggia della primavera.
Come il desiderio di un prigioniero.
Come il giorno di un malato.
Come la mano in cui si piange.”
Don Luigi Verdi
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