“Io per me reputo la Terra nobilissima
ed ammirabile per le tante e sì diverse alterazioni,
mutazioni, generazioni, etc.,
che in lei incessantemente si fanno
e quando, senza essere suggetta ad alcuna mutazione,
ella fusse tutta una vasta solitudine d’arena o una massa di diaspro,
o che al tempo del diluvio diacciandosi l’acque che la coprivano
fusse restata un globo immenso di cristallo,
dove mai non nascesse né si alterasse o si mutasse cosa veruna,
io la stimerei un corpaccio inutile al mondo,
pieno di ozio e, per dirla in breve,
superfluo e come se non fusse in natura.”
GALILEO GALILEI