In un lontano giorno di primavera, 27 secoli fa, due giovani fratelli, Romolo e Remo, tracciarono un solco con l’aratro sulla sinistra del Tevere e segnarono il posto dove volevano fondare una città.
Era il 21 Aprile e la città che sorse in quel solco fu ROMA.
Roma diventò grande e potente, conquistò tutti i paesi intorno al Mediterraneo e fu la capitale di un vasto impero, a cui diede le sue leggi e la sua civiltà.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, Roma diventò la sede del Papato e fu il centro del mondo cristiano e cattolico.
Ora ROMA è la capitale d’ITALIA.
“Te redimito di fior purpurei
april te vide su ‘l colle emergere
dal solco di Romolo torva
riguardante su i selvaggi piani:
Te dopo tanta forza di secoli
aprile irraggia, sublime, massima,
e il sole e l’Italia saluta
te, Flora di nostra gente, o ROMA.
(G. CARDUCCI)
redimito: inghirlandato
torva riguardante: che guardavi minacciosa
selvaggi piani: la campagna incolta
forza di secoli: dopo tanti secoli densi di avvenimenti e di storia, aprile illumina la più grande, la più illustre fra le città.
Flora di nostra gente: Flora è la dea della primavera e Roma è l’eterna primavera della gente italica.